Helicobacter Pylori

Helicobacter Pylori

L’Helicobacter pylori è un batterio che, nonostante l’acidità dei succhi gastrici, è in grado di sopravvivere nello stomaco e ivi può stabilirsi. Il batterio produce infatti un enzima, l’ureasi, che, attraverso la liberazione di ammoniaca, neutralizza l’acidità gastrica nelle immediate vicinanze della sua superficie consentendogli così di proliferare indisturbato. Le sostanze secrete dal batterio e i movimenti che esso compie (possiede flagelli che gli consentono di spostarsi con movimenti spiraliformi) sono lesivi per la mucosa gastro-duodenale. Poiché esso vive immerso nella mucosa gastrica, con duplice funzione secretiva e protettiva, la sua presenza e il logorio da esso esercitato provocano sia problemi digestivi sia infiammazioni alle pareti dello stomaco e del duodeno. Nell’adulto l’H. pylori può essere per anni asintomatico, per poi rendersi evidente con manifestazioni patologiche quali dispepsia, alitosi, malattia da reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcera gastrica e duodenale. Numerosi studi hanno evidenziato che l’H. pylori è presente nel 90% dei casi di ulcera duodenale e nel 70% dei casi di ulcera gastrica. Inoltre, l’infezione da H. pylori aumenta il rischio di lesioni gastriche nei pazienti trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei(FANS). La contaminazione cronica da H. pylori è anche chiamata in causa nella patogenesi del carcinoma e del linfoma gastrico, con conseguenze ancor più preoccupanti. Recentemente è stato anche evidenziato che l’infezione da H. pylori può essere associata a fenomeni cutanei (orticaria, dermatiti, eczemi, ecc.), conseguenti alla produzione di istamina e leucotrieni da parte del sistema immunitario, come tentativo dell’organismo di neutralizzare il batterio.


CAUSE E FATTORI PREDISPONENTI
L’infezione da Helicobacter pylori è piuttosto diffusa, si calcola che ne sono affetti il 20% dei ventenni, il 40% dei quarantenni e il 60% dei sessantenni. La trasmissibilità può avvenire per via oro-orale, oro-gastrica e oro-fecale. Sembra improbabile che il batterio possa risiedere nel dorso della lingua e nella placca dentale, è più probabile in vece che esso possa essere occasionalmente presente nella bocca a causa di rigurgiti gastrici e che venga eliminato all’esterno attraverso il vomito. Il sistema immunitario (S.I.) ha un ruolo fondamentale nell’impedire l’insediamento del batterio quando l’organismo ne è inizialmente contaminato. Se ben equilibrato, infatti, il S.I. è in grado di contrastare il batterio prima che questo riesca a farsi strada nello strato mucoso protettivo che riveste le pareti dello stomaco. Importantissima a questo scopo è la presenza nell’intestino di una flora batterica benefica equilibrata capace, da una parte, di difendere direttamente l’apparato digerente (creando un ambiente ostile agli aggressori), dall’altra di istaurare quell’indispensabile collaborazione immunitaria con il sistema linfatico delle mucose che stimoli e renda efficienti le capacità difensive generali dell’organismo. Purtroppo si sta assistendo sempre più ad un peggioramento dell’equilibrio microbico intestinale: l’alimentazione occidentale è poco equilibrata e produce effetti decisamente negativi sul delicato equilibrio dell’ecosistema intestinale, in quanto prevede insufficienti apporti di fibre ed un’eccessiva assunzione di carboidrati raffinati e di proteine animali. Oltre a ciò, il cibo “tecnologico” del mondo occidentale contempla la spesso inconsapevole assimilazione di conservanti, coloranti, pesticidi, estrogeni ed antibiotici che, a livello intestinale, hanno un vero e proprio effetto “devastante” nei confronti della flora batterica fisiologica. Tutto ciò porta a disbiosi intestinale e, di conseguenza, alla così ampia diffusione dell’infezione da H. pylori. L’utilizzo di antibiotici, comunemente impiegati dalla medicina ufficiale per eradicare il batterio, può portare allo sviluppo di resistenza batterica oltre a peggiorare la disbiosi intestinale e ad indebolire ulteriormente le immunità naturali dell’organismo, innescando continue recidive.


L’APPROCCIO PER L’ HELICOBACTER PYLORI

si basa su 5 aspetti fondamentali:

  1. Agire a livello sistemico con un’azione antibatterica naturale di provata efficacia (grazie alla presenza di Estratto di semi di Pompelmo) nell’eradicazione dell’infezione da Helicobacter pylori e allo stesso tempo innocua sulla flora intestinale fisiologica
  2. Agire a livello sistemico al fine di favorire la riparazione della mucosa danneggiata dalla presenza dell’Helicobacter pylori, lenire l’infiammazione e proteggere l’epitelio rafforzandone così la capacità di difesa nei confronti degli agenti aggressivi
  3. Apportare sollievo dai sintomi che possono conseguire all’infezione da Helicobacter pylori: acidità gastrica, difficoltà digestiva, bruciori e dolori di stomaco
  4. Adottare una dieta adeguata volta alla correzione della disbiosi intestinale e al conseguente rafforzamento delle difese
  5. Consentire al corpo di autorafforzarsi modificando abitudini di stile di vita errato.
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