Pidocchi
La pediculosi è un’infestazione da pidocchi, piccoli insetti bianco-grigiastri privi di ali che hanno la capacità di ancorarsi ai capelli e ai peli del corpo in genere, di perforare l’epidermide e di nutrirsi del sangue sottocutaneo. I pidocchi sono infatti dei parassiti, ossia vivono a carico di altri organismi e si nutrono pungendo la parte del corpo colpita, succhiando dal sangue le sostanze di cui necessitano e depositando un liquido fortemente pruriginoso. Tra i pidocchi in grado di infestare l’uomo, in base alla forma e alla zona del corpo colpita, si distinguono tre specie:
- Pediculus humanus capitis, o pidocchio del capo, che vive esclusivamente tra i capelli ed è il responsabile della maggior parte delle infestazioni;
- Pediculus humanus corporis, o pidocchio del corpo, simile al primo dal punto di vista anatomico ma in grado di colonizzare esclusivamente il corpo e di sopravvivere anche negli abiti (per oltre un mese);
- Phthirus pubis, o pidocchio del pube, di forma schiacciata (è comunemente chiamato piattola),
in grado di infestare i peli del pube ed occasionalmente le sopracciglia, le ciglia e la zona ascellare.
Il contagio avviene da persona a persona, sia per contatto diretto che attraverso lo scambio di effetti personali quali pettini, cappelli, asciugamani, sciarpe, cuscini etc. I pidocchi si riproducono attraverso le uova, dette lendini, deposte dalla femmina nelle vicinanze della radice del capello, al fine di garantire la temperatura ottimale di 32° C, necessaria allo sviluppo dei parassiti. Mentre il pidocchio adulto, se allontanato dal capo, muore nel giro di qualche ora, le lendini possono sopravvivere nell’ambiente (cuscini, indumenti, pettini, peluche ecc.) anche per 10 giorni. La conoscenza di questo aspetto è importante al fine di evitare la trasmissibilità e la reinfestazione. La pediculosi del capo e’ un’infestazione che interessa in modo particolare i bambini in età scolare dai 3 anni in su, estremamente frequente nelle comunità infantili e nelle scuole, ove colpisce dal 5 al 25 % dei bambini, indipendentemente dallo stato sociale. Comunemente, nelle scuole dell’infanzia e nelle elementari, si verificano episodi di pediculosi almeno due volte all’anno, mettendo a rischio l’intera comunità scolastica. L’infestazione, oltre alla sgradevole sensazione di prurito, può provocare lesioni del cuoio capelluto e infiammazioni delle ghiandole linfatiche dietro le orecchie. Quando un bambino è infestato è necessario controllare e trattare anche gli altri membri della famiglia e, possibilmente, i compagni di scuola. In commercio esistono numerose preparazioni anti pediculosi, in polvere, crema, shampoo o lozione. I principi antiparassitari più comunemente impiegati sono il malathion, un estere fosforico efficace sui pidocchi ma che può risultare tossico anche per l’uomo, e le piretrine naturali e sintetiche. L’efficacia di queste ultime sostanze è ultimamente molto diminuita a causa dello sviluppo di resistenza da parte delle ultime generazioni di pidocchi. è riconosciuto che lo sviluppo di resistenze è la causa principale dell’aumento dell’incidenza della pediculosi riscontrato a partire dagli anni Novanta. L’abuso di antiparassitari porta ad una sorta di “assuefazione” dei pidocchi che diventano sempre più resistenti con conseguente maggiore diffusione. I fenomeni di infestazione da pidocchi stanno perciò acuendosi e risultano molto spesso di difficile eradicazione. Fortunatamente la natura può essere d’aiuto; esistono infatti alcuni componenti naturali che, se associati correttamente, rappresentano la soluzione, senza effetti collaterali, alle infestazioni da pidocchi; inoltre, tali componenti possono essere utilizzati con successo in prevenzione, ulteriore vantaggio rispetto ai trattamenti tradizionali che non possono vantare tale proprietà. Uno di questi preziosi elementi naturali è il Neem (Azadirachta indica), da sempre usato in India per le sue straordinarie proprietà insetticide e parassiticide, contiene sostanze con elevate proprietà antipediculosi. La straordinarietà dell’olio estratto da questa pianta è stata dimostrata non solo dall’uso tradizionale ma anche da numerosi studi; la sperimentazione ha permesso di verificare che il Neem è molto più efficace di piretrine e derivati nel contrastare l’infestazione da pidocchi, non solo a scopo curativo ma anche preventivo, grazie alle sue proprietà repellenti. Il Neem, associato alle ampiamente riconosciute proprietà antiparassitarie dell’Estratto di semi di Pompelmo e ad altri componenti quali il Sassafrasso, l’olio di Cade, l’olio essenziale di Lavanda e il Pantenolo, rivoluziona l’approccio per il trattamento della pediculosi, ora possibile anche in prevenzione, senza rischi di tossicità per l’uomo. - L’APPROCCIO ALLA PEDICULOSI IN CASO DI PREVENZIONE TRATTAMENTO si basa su 3 aspetti fondamentali:
- Prevenire attraverso l’utilizzo costante e continuativo di prodotti innocui per l’uomo ma in grado di esercitare un’azione parassiticida e repellente naturale
- Trattare la pediculosi con prodotti in grado di risolvere rapidamente ed efficacemente l’infestazione senza rischi di tossicità per l’uomo
- Adottare norme comportamentali e igieniche al fine di evitare trasmissibilità e reinfestazione.
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